"Il dipinto presenta una cornice in legno intagliato, dipinto di verde e dorato. Ritrae Anna Maria d'Orléans in età giovanile con nelle mani una ghirlanda di fiori policromi. La donna indossa un abito avorio ricamato in oro con bordi in pizzo e fascia di gemme geometriche di colore blu sulla manica. Sulla destra è presente il manto blu con gigli ricamati con fili d'oro e bordura in ermellino; di sfondo vi è un tendone rosso
La catena inventariale del dipinto è lacunosa per l'assenza di numeri anteriori al 1966 nell'inventario e sulla tela, restaurata ed esposta alla mostra "Opere restaurate del Palazzo Reale di Torino" dopo l'incendio del 1997 (cfr. Cesare Enrico Bertana, a cura di, "Opere restaurate del Palazzo Reale di Torino", catalogo della mostra, Palazzo Reale 20 novembre-20 dicembre 1999, Marene (CN) 1999, pp. 18-19). Ritrae Anna Maria d'Orléans (Saint-Cloud 27 agosto 1666 - Torino 26 agosto 1728), figlia di Filippo d'Orléans (fratello di Luigi XIV) che sposò Vittorio Amedeo II di Savoia a Versailles il 10 aprile 1684. In Biblioteca Reale si è reperita la fotografia di un ritratto che potrebbe essere il modello copiato nella tela in esame: si tratta di un'opera con dettagli ben delineati e scena che prosegue ai lati con uno sfondo più elaborato (sulla sinistra appare una veduta con edifici al posto del finto tendone). Sul cartoncino di supporto vi è l'iscrizione: "ANNA MARIA D'ORLEANS/ Regina di Sardegna. Da un quadro ad olio, su tela, di autore anonimo, esistente nel Real Castello di Racconigi" (cfr. BRT, Iconografia, I 37). Nell'inventario più recente del castello Racconigi il ritratto sembra identificabile con uno conservato nel Salone dell'Appartamento n. 1 al primo piano (inv. n. 6670 misure 1,24 x 0,93). Entrambe le opere mostrano una certa somiglianza con un altro ritratto in Palazzo Reale, allestito nella Camera dei valletti a piedi dell'Appartamento dei Duchi di Savoia al secondo piano in pendant con quello di Vittorio Amedeo II, dove Anna d'Orléans appare a figura intera con un mazzo di fiori nella mano sinistra (cfr. schede nn. 00202291 e 00202292 di Failla M.). La giovane età della donna e l'assenza degli attributi regali inducono a circoscrivere la datazione all'ultimo quarto del XVII secolo, a partire dagli anni prossimi al matrimonio col duca sabaudo, mentre i dati stilistici fanno propendere per un'attribuzione ad ambito piemontese. Per ulteriori confronti iconografici si rimanda ad un ovale in Galleria Sabauda, attribuito a "maniera di Ferdinand Voet" databile al 1684 circa (cfr. M. L. Moncassoli Tibone, "Ritratti per un Re. Vittorio Amedeo II dalla storia all'immagine", Torino 1991, p. 17; "Guide brevi della Galleria Sabauda. Secondo settore. Collezioni dinastiche: da Vittorio Amedeo I a Vittorio Amedeo II 1630-1730", Torino 1991, p. 64 inv. 637 v. 10)"
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